Arteterapia

Un ponte tra visibile e invisibile

"Grazie all'Arteterapia sono riuscita a dare una nuova forma e un nuovo significato e quella dimensione spirituale dell'arte troppo distaccata e ormai perduta, per ritrovarne una nuova, vera e concreta. L'arte può agire nella vita non necessariamente per la sua bellezza, ma per la sua capacità di essere metafora visibile della vita umana. Ringrazio dunque l'Arteterapia in sé stessa, per avermi posto dinnanzi alla dimensione dell'umano."

Irma Zerboni

Cos'è l'Arteterapia? Spesso sentiamo parlare di Arteterapia, ma non sempre è chiaro il significato di questo termine. Si tratta in prima istanza di una relazione d'aiuto, la cui efficacia è data dall'utilizzo dei materiali artistici, che diventano metafora visibile della relazione stessa. Come sappiamo l'arte porta in sé elementi di comunicazione, che avviene su un piano non verbale, ma visivo. Dunque, ogni opera d'arte, è frutto di una relazione con chi la realizza, facendosi portatrice del suo mondo interno all'esterno. Una sorta di ponte tra visibile e invisibile...

A cosa serve? L'Arteterapia è particolarmente utile per imparare a conoscere meglio sé stessi e le relazioni con gli altri, e per trovare nuove strategie per affrontare diverse situazioni che la vita ci pone dinnanzi. Può essere applicata sia nell'ambito del benessere, sia in situazioni più specifiche: disabilità fisiche e cognitive, infanzia, psicopatologie, disturbi del comportamento alimentare, polidipendenze, gestione dello stress, ecc.

In cosa consistono le creazioni in Arteterapia? L'Arteterapia si basa sulla percezione, espressione, comunicazione di stati d'animo, emozioni e sentimenti, attraverso l'uso dei materiali artistici: i prodotti finali (disegni, pitture, sculture, installazioni ecc.) non hanno una valenza estetica (bello-brutto), ma diventano la presenza tangibile di percezioni ed emozioni, e delle proprie modalità di relazione interpersonale. In questo modo, tutte le emozioni possono essere accolte e contenute, al di là di qualsiasi giudizio. Il metodo é sempre quello fenomenologico, utilizzato anche nei corsi didattici seppur con diverse finalità, nei quali l'atto di epochè (sospensione del giudizio) e la centralità dell'empatia sono i fondamenti di ogni azione creativa.

Quali percorsi si possono realizzare?

I percorsi di Arteterapia individuale o di coppia, strutturati in maniera personalizzata, rispetto alle specificità degli utenti.

I percorsi di gruppo, che possono proporre anche tematiche specifiche e che consentono di confrontarsi e di vivere le dinamiche relazionali, in un clima di condivisione artistica.

Fondamentale è il ruolo dell'arteterapista, che non può essere improvvisato, ma frutto di una formazione professionale triennale post diploma, riconosciuta e disciplinata dalla Legge del 14 gennaio2013 n. 4, e dalla norma UNI 11592 "Attività professionali non regolamentate - Figure operanti nel campo delle Arti Terapie". Siamo anche convinti che, un buon arteterapista, si distingua non solo per il suo alto profilo di formazione professionale, ma in modo particolare per la sua capacità di stare nel mondo utilizzando gli strumenti dell'arte, per entrare nelle profondità dell'umano e relazionarsi con esse.